Cormôrra TESTI IN ITALIANO


IH  IHIHIH  IHIHIH

La nebbia di un lunedì d'inverno
con l'Alfa 2000 in canale,
qua non si combina a fare una rapina
senza che non vada storta una.
Avevo rubato 10 sacchi di farina
ora bagnati non valgono nulla,
ho paura di finire in prigione
mangiato dalla depressione.

Mi sento come la polvere argento
di un "Gratta e vinci" che non ha vinto,
sono un giallo di Jessica Fletcher
su Rete4 all'una e mezza.
Come un quadro di Teomondo Scrofalo
in una mostra dedicata al Tiepolo,
mi sento solo come la "i"
che non usa nessuno nei ritornelli.

Ih ihihih ihihih, ihihih ihihih,
ih ihihih ihihih, ihihih ihihih

La foglia di lattuga marcia di un sandwich
nel ristorante chic di Joe Bastianich
mi sento un pomodoro marcio
caduto nell'orto, mangiato dalle lumache.
Come un rapper che scrocca una diera
che ha i fra che l'aspettano al Fiera
mi sento come l'ultimo caco crudo
dimenticato in una cassetta alla Lidl.

Ih ihihih ihihih, ihihih ihihih,
ih ihihih ihihih, ihihih ihihih

Sono l'unica lampadina di un filare che non va
in una riga di luci di Natale,
Sono come un campione di Thai Chi
che non riesce ad ascoltare Giulia Daici.
Mi sento come Rocco Siffredi
in una sfilata di vestiti per prete,
Mi sento un pezzo di torrone succhiato
da un vecchio senza denti.

Ih ihihih ihihih, ihihih ihihih,
ih ihihih ihihih, ihihih ihihih







 E' TUTTA COLPA DI BOB MARLEY

E' tutta colpa di Bob Marley
se i poliziotti per strada mi fermano
se i ragazzini da fumare mi chiedono
se tutti i neri del mondo mi salutano

E' tutta colpa di Bob Marley
lui che parla di pace universale
io vi voglio parlare di un altro punto di vista
dove il rasta è l'ultimo della lista.
Le trecce le facevano per primi i Zulu in Africa,
i Sadhu eremiti devoti a Shiva in India,
già documentate nell'Antico Egitto
ma questo nessuno ve l'aveva mai detto.

E' tutta colpa di Bob Marley
se i poliziotti per strada mi fermano
se i ragazzini da fumare mi chiedono
se tutti i neri del mondo mi salutano

5000 anni di storia cancellata
mi fanno sempre una domanda scontata
mi dicono se mi condisco coi capelli l'insalata
se sono un mocho o se son di corda
mi dicono che una volta ne hanno aperta una
e che dentro trovarono un uovo di pantegana
se si posso lavare o se sono pieni di croste
o se vivono dentro bestie foreste.

E' tutta colpa di Bob Marley
se i poliziotti per strada mi fermano
se i ragazzini da fumare mi chiedono
se tutti i neri del mondo mi salutano

Ora vi racconto una verità
non fumo erba e non sono rastafariano
mi lavo i capelli ogni 4 giorni
e uso uno shampoo all'essenza di ortiche
ogni volta attorno al mondo
mi confondono tra Gullit e Bob Marley
come se un calvo lo confondessero
tra Mussolini e Rudy Zerbi.

E' tutta colpa di Bob Marley
se i poliziotti per strada mi fermano
se i ragazzini da fumare mi chiedono
se tutti i neri del mondo mi salutano

E' tutta colpa di Bob Marley
e lui lo sa che è tutta colpa sua…





 COMPLOTTISTI

Son complottista sono un tipo schietto,
mi istruisco solo in Internet,
credo agli Anunnaki e allo sbarco sulla luna,
la Nasa e i Grigi nella stessa base,
il Molise non esiste,
sono anche terrapiattista,
credo ai fiori di Bach e alla morte
di Mike Bongiorno.

Scie chimiche
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro il morbillo mentale

Microparticolato di Bario,
abbassa i richter per non chiedere i danni,
onde bioenergetiche neurali,
facce su Marte, facce di merda,
Paul McCartney è morto
invece Hitler è vivo e se la gode
con Jim Morisson a Precenicco.

Scie chimiche
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro il morbillo mentale

C'è un Nuovo Ordine Mondiale,
decide tutto il club Bilderberg,
i Rothschild e Scientology,
signoraggio e Nibiru.
Ammazza il cancro col bicarbonato,
Big Pharma e olio di palma,
le nazioni spruzzano scie
per farti addormentare.

Scie chimiche
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro quello che ti raccontano
vaccinati contro il morbillo mentale





FIGHETTI

Digli a un hipster di Milano
di venire a far l'agostano qua,
digli a un fighetto del cazzo
di venir in villeggiatura qua,
digli a un hipster di Milano
che non esiste l'albero del pollame,
digli a un fighetto del cazzo
che nascono more dentro al rovo.


Digli a un hipster di Milano 2
con suo padre con l'Audi A6
se ha mai messo un legno nella stufa
se l'hanno mai punto le ortiche,
digli a un hipster di Milano
che non venga a fare il gangster qua,
digli che qui non ci sono piano bar
qui non suona Jerry Calá.

Maglioncino sulle spalle Sorelle Ramonda
passate l'estate al Tenda Bar
Caffè Contarena o Là di Moret
barbagianni di un fighetto

Digli a un fighetto di Udine
se ha mai pescato un anguilla
se nella Ledra quel fighetto del cazzo
si è mai graffiato con gli sterpi,
digli a un fighetto di Udine
che non parla una parola di friulano
che non faccia tanto il saccente
"che l'ignoranza non è schiava del linguaggio".

Digli a un fighetto di Latisana
che non ha mai fatto un tuffo nel Tagliamento
se ha mai visto una pantegana
se ha mai cagato nel fieno,
d
igli a un fighetto friulano
di Trasaghis o di Cervignano
che messo al lato a un hipster di Milano
farebbe una figura di merda.

Maglioncino sulle spalle Sorelle Ramonda
passate l'estate al Tenda Bar
Caffè Contarena o Là di Moret
barbagianni di un fighetto

Digli a un hipster di Milano
che in osmiza non si mangia vegano,
digli ad uno specista di Venezia
che con la soia si mangia la cimice,
digli ad un macellaio di Fagagna
che metta seitan dentro ad una salsiccia,
servi a quei fighetti del cazzo
una tagliata sopra un letto di erbacce.

Digli a quei fighetti del cazzo
che a Milano non sono nemmeno stati,
digli ad un fighetto triestino
che per sua fortuna "dio no xe furlan",
digli ad un fighetto veneziano
che il compost "xe ledan",
digli a quei fighetti del cazzo
che vadano tutti a ballare al Ceghedaccio.

Maglioncino sulle spalle Sorelle Ramonda
passate l'estate al Tenda Bar
Caffè Contarena o Là di Moret
barbagianni di un fighetto





 IL SICARIO DELL'INPS

Ormai ho novant'anni, è tempo per bere vino
invece vivo col batticuore, ho come l'impressione
di essere guardato male da quelli che non andranno mai in pensione,
mi aspetto di essere nel mirino di quel maledetto di un cecchino,
vuole vedermi morto, tagliarmi la pensione,
succhio ogni mese da troppi anni.

A vangare nell'orto o andando in monte
mi sento sempre guardato male,
dentro il gabinetto e anche sotto il letto
mi pare di sentire una presenza,
un rumore di grilletto tra gli sterpi
un Mauser calibro 8,
mi nascondo nell'angolo, suona il campanello
provo a spegnere la televisione.

Vestito da straccione, come un vagabondo,
si ferma a chiedermi un'informazione,
dentro il pollaio, nascosto dietro al gallo,
mascherato di gallina dal culo spellato.
Vuole vendermi un Folletto o un divano letto
o l'enciclopedia del “Fai da Te”,
mi ha quasi fregato ma l'ho riconosciuto
e ora i conti li faccio io…

Che non sia il sicario dell'INPS,
non ci sono scuse che voglia sentire

Mangia un'oliva, una fetta di salame,
con un bicchiere di vino al metanolo,
mangia bramoso, lo lascio mangiar in pace
Montasio col veleno per le lumache.
Con la schiuma dalla bocca tira le cuoia
e morendo mi stramaledice,
sarebbe andato in pensione alla fine di questo mese
e adesso va a marcire in granaio.

Che non sia il sicario dell'INPS,
non ci sono scuse che voglia sentire





 GINO E IL GIRO DEL MONDO IN MIETITREBBIA

Nella Muzzana malfamata,
un'osteria come tante,
una bisca clandestina
alle due della mattina.
Ho già perso la casa
non ho più nemmeno il garage,
ora punto mia moglie
ma tu devi giocarti la mietitrebbia.

Il Signore mi ha ascoltato
ho vinto la mano e ti ho preso la mietitrebbia,
tu hai vinto mia moglie,
tieniti pure quella brutta cozza.
L'ho riempita di nafta agricola,
l'ho lavata col sapone,
il mio sogno sta per cominciare,
son pronto per il giro del mondo.

Gino con la mietitrebbia fa il giro del mondo
scruta dove il frumento è più gonfio.
Gino con la mietitrebbia gira senza pace
addocchia le pannocchie in mezzo al campo.

In Russia ho trebbiato la tundra
dalla Siberia a Vladivostok,
sono meglio dell'Orient Express,
no vi avanzerà nemmeno un campo.
In Cina ho fatto un macello,
ho distrutto il Giardino Imperiale,
e sono scappato di corsa
col carro pieno di fieno.

A Taiwan mi sono imbarcato
su un cargo mercantile,
la mia mietitrebbia l'han scortata
con una cintura di esplosivo.
In Sri Lanka mi correvano dietro
con le carriole a motore,
dagli aborigeni venerato
come un messia tanto aspettato.

Gino con la mietitrebbia fa il giro del mondo
scruta dove il frumento è più gonfio.
Gino con la mietitrebbia gira senza pace
addocchia le pannocchie in mezzo al campo.

In America sono sbarcato
come Cristoforo Colombo
ma sono troppo sofisticati
e ho dovuto scappare in Congo.
In Somalia mi hanno armato
con mitraglie e fucili
e sono diventato il blindato ufficiale
di tutta la guerra civile.

A Gerusalemme ho trebbiato
la spianata delle moschee
e ora in Libia imbarcato
su un gommone la mietitrebbia ho caricato.

Gino con la mietitrebbia fa il giro del mondo
scruta dove il frumento è più gonfio.
Gino con la mietitrebbia gira senza pace
addocchia le pannocchie in mezzo al campo.





 UDINE SPARA… MUZZANA RISPONDE!

Muzzana è violenta, ti sparano in una gamba,
ti abbandonano sull'asfalto e ti investono.
Muzzana un'altra storia, ti tagliano con la lametta,
ti pisciano sopra e ti buttano anche il sale.
Muzzana non ha paura dei cartelli della droga
e se Udine spara Muzzana risponde.

Muzzana regina di criminalità
confina con Medellin, San Paolo e Bogotà

Muzzana è ubriaca, si spaccia per la strada
traffico di organi, tutti fuorché il fegato.
Muzzana è unta, lustrami la canna
del mio fucile a pompa e sputa anche i pallini.
Nelle viuzze c'è puzza, sempre qualcosa di losco,
un coltello che si affila, una strage famigliare.

Muzzangeles è dove son nato
perla colombiana del Friuli

Muzzana è feroce, non è poliglotta,
malavita organizzata dietro ad ogni angolo.
Muzzana sessopatica, è malattia mentale,
paranoico depressiva, schizo bipolare.
I padroni di Corleone erano Riina e Provenzano,
qua si trovano il Citossi col Casadio e lo Sciacchitano.

Muzzana manicomio criminale
Muzzana patrimonio dell'umanità





 KABOBO
  
Questa è una storia
che parte dall'Africa nera,
aspettando sotto un baobab
che venga sera.

Aveva ragione il capo villaggio
che la vita è di passaggio
andare a vivere in Italia no,
non è un miraggio.
Prepara il bottiglione,
monta su sul carretto,
dai che facciamo merenda
con 2 uova di struzzo.
Dai che fa caldone,
monta su sul gommone,
non ho portato mutande di cambio
puzzo di leone.

Kabobo è stato portato
dalle gazzelle a San Vittore
il leone della savana
lui non può temere

Ogni canzone ha una morale
ma questa ne ha una speciale,
è da pazzi esser contro i migranti
ed esserlo stati…
Ho letto di 6 milioni di Italians
emigranti a Ellis Island,
pensavo di essere ospitato
ma mi hanno subito spiegato.
Ho capito che avete paura di un africano
che non parla una parola di italiano
che sa tirar su una casa solo con la merda di mucca.
Se hai paura della sua laurea
che vale come il tuo permesso dei funghi
significa che tu non sei capace
di fare il tuo mestiere!!!

Kabobo è stato portato
dalle gazzelle a San Vittore
il leone della savana
lui non può temere

Ovvio, si capisce,
che uno perde la testa
e che ti pianta un piccone in testa
per trovare un po' di pace.
Volevate parlasse italiano
e che si vestisse in modo consono
ma tutto questo senza
dargli una lira…
Piccone contro cellulare,
Cittadino contro clandestino,
Zimbabwe contro Friuli,
usa la bocca e non il buco del culo!

Kabobo è stato portato
dalle gazzelle a San Vittore
il leone della savana
lui non può temere

Faceva attraversare le vecchie,
portava a casa la spesa,
assisteva il prete alla messa
accompagnava i bimbi a scuola,
faceva il cous cous alla pro loco,
vestito di asino nel presepe,
faceva da cane da ferma.

Kabobo è stato portato
dalle gazzelle a San Vittore
il leone della savana
lui non può temere

Il leone della savana… sei tu!






 OHI MARIUCCIA MARIUCCIA

Ohi Mariuccia tu mi dici sempre cosa devo fare,
ohi Mariuccia finiscila di brontolare,
ohi Mariuccia mi dici cosa devo guardare,
ohi Mariuccia io così non riesco ad andare avanti.

Mi ordini cosa comprare, cosa vendere o rubare,
mi consigli cosa bere e anche cosa devo mangiare,
per non farmi spendere mi cuci le tasche,
mi hai obbligato a farmi da solo l'orlo dei pantaloni.

Ohi Mariuccia mi piaci quando mi ordini,
ohi Mariuccia mi hai detto tu che mi devi piacere,
ohi Mariuccia in casa non posso più aprire l'ombrello,
ohi Mariuccia ormai non parlo più con la bocca piena.

Mi fai pulire le unghie quando son nere,
mi togli con la pinzetta i peli delle orecchie,
non posso più bestemmiare o pisciare in giardino,
ne andare al bar e nemmeno da mio cugino.

Ohi Mariuccia devo leggere il giornale che piace a te,
ti preparo la tavola ad ogni pranzo,
io non guardo nessuna nel mio cuore ci sei solo tu,
o Madonna una scorreggia… speriamo tu non abbia sentito.

L'altro ieri ti ho lasciato un biglietto in cucina,
in un foglio a quadretti quattro parole in rima,
" Ohi Mariuccia mia ti attendo nel pollaio,
andiamo a fare l'amore tra la merda di gallina e il fieno".

Ohi Mariuccia ti ha preso un malore,
non ero nudo ma avevo il fucile addosso,
con lo schioppo di mio padre ti ho sparato il primo colpo,
e tutti i miei problemi col secondo ho risolto.

Ohi Mariuccia non mi dici più cosa fare.
al tuo funerale sono andato a ballare,
ohi Mariuccia non mi dici più quando andare a dormire,
ora in prigione posso dormire anche di giorno.

Ohi Mariuccia fra 30 anni verrò fuori
e ti prometto sulla mia parola d'onore
che per prima cosa una rosellina ti porterò
per dimostrarti che non avrò smesso di amarti mai.

Ohi Mariuccia Mariuccia verrò fuori.
Ohi Mariuccia Mariuccia la mia parola d'onore.
Ohi Mariuccia Mariuccia una rosellina ti porterò.
Ohi Mariuccia Mariuccia verrò fuori.

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